Un grande cambiamento potrebbe presto coinvolgere l’area del Parco del Mont Avic. Se i comuni della provincia di Aosta coinvolti riusciranno a trovare un accordo, infatti, il 2020 potrebbe essere l’anno in cui prendere una decisione epocale. L’area del parco, infatti, potrebbe essere sottoposta a un espansione che la porterebbe quasi al raddoppio della sua superficie.
Un progetto promosso da vari enti regionali
Il Parco del Mont Avic, attualmente, è un’area naturale protetta che si estende su una superficie di oltre 5.700 ettari. Creato nel 1989 come primo parco naturale della Valle d’Aosta, nel 2003 ha già subito un significativo ampliamento. Un nuovo progetto, come detto, è però alle porte. I comuni coinvolti in quest’area, infatti, stanno cercando un accordo per un’estensione della superficie del parco che andrebbe a raddoppiare quella attuale. I centri in questione sono sei: Chambave, Champdepraz, Champorcher, Châtillon, Fénis e Pontey.
Il primo passaggio per raddoppiare il Parco naturale del Mont Avic, formalmente richiesto da un comitato promotore composto da privati cittadini, proprietari di appezzamenti di terreno nella Val Clavalité e dal Comune di Châtillon, è stato quello di formare un tavolo tecnico. Questa iniziativa servirà a portare avanti un confronto avviato il 9 aprile di quest’anno tra le parti coinvolte e l’Assessorato regionale all’Ambiente.
Verso un Parco del Mont Avic raddoppiato
Ed è stato proprio l’assessore Albert Chatrian a sottolineare la disponibilità del Comune di Châtillon a sensibilizzare i centri limitrofi, così da poter avviare una proposta di perimetrazione per la nuova e più estesa superficie del parco naturale. Questo passaggio si lega alla prima proposta di ampliamento, avvenuta l’11 giugno. La nuova superficie, secondo il progetto, dovrebbe prevedere 5.406 ettari in più rispetto all’attuale conformazione del parco, di cui quasi duemila appartengono ai componenti del comitato promotore.
Ma quando sarà possibile avviare, se approvato, il progetto? Ogni decisione, stando alle parole di Chatrian, dovrà essere presa entro i primi mesi del 2020, previa accettazione della popolazione. Saranno i valdostani, infatti, a dare il parere decisivo per la buona riuscita dell’opera. Opera che non potrà essere conclusa in tempi brevi, ma che dovrebbe essere portata a termine entro l’anno 2021. Sempre se saranno tutti d’accordo, ovviamente.