La leggenda del Lago Blu, un castigo per la scarsa ospitalità – itAosta

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MITI E LEGGENDE

La leggenda del Lago Blu, un castigo per la scarsa ospitalità

Leggenda del Lago Blu - foto del lago

Nei pressi dell’Alpe Giomein, a breve distanza dal piccolo comune di Valtournenche, nel nord-est della Valle d’Aosta sorge un piccolo lago dalle acque cristalline, sul cui fondo giacciono dei rami di albero distesi. Questo specchio d’acqua, circondato da una vegetazione fitta e verdissima, sembra un luogo incantato, dove il tempo si è fermato ad un certo punto ben preciso. Ma questo sito reca con sé una storia triste, di avidità e vendetta. Si tratta della leggenda del Lago Blu.

La leggenda del Lago Blu: una crudeltà spietata…

In un’epoca lontana il lago non esisteva. Sul territorio dove ora sorge la conca d’acqua, infatti, si trovava una grande casa in legno, dove abitava una famiglia di pastori. La lontananza dal villaggio più vicino aveva reso i due capofamiglia molto soli e scontrosi. Una notte alla porta della casa bussò un viandante stanco, sporco ed affamato. Dopo giorni interminabili di cammino, la dimora dei pastori era la prima forma di civiltà che gli si parava davanti agli occhi e solo il pensiero di potersi ristorare diede conforto. A rispondergli, tuttavia, fu la capofamiglia che, con sommo disprezzo lo squadrò dalla testa ai piedi. Alla richiesta dell’uomo di avere un po’ di polenta e una scodella di latte la donna gli sbatté la porta in faccia.

Leggenda del Lago Blu - un Viandante
Il viandante era stremato dopo giorni di lungo cammino. Fonte: l’arte dei pazzi

Il figlio più piccolo dei pastori assistette alla scena e, mosso a pietà dalla voce tremante dell’uomo, prese una scodella di latte che avrebbe bevuto l’indomani a colazione e corse a porgerla al viandante. La crudele madre, tuttavia, strappò la ciotola dalle mani dell’uomo e gli diede una scodella piena di acqua sporca. Mai affronto fu più nefasto! A quel punto, infatti, il viandante si allontanò deluso e contrariato e sottovoce sussurrò delle strane parole che avevano l’aria di essere un sortilegio.

…punita senza esitazioni

Quando il viandante si allontanò dalla loro dimora, i due pastori, non contenti del vile gesto, decisero di punire il loro figlioletto per aver disobbedito alla loro volontà di non voler aiutare l’uomo. Così lo mandarono a cogliere la legna nel bel mezzo della notte. Armatosi di coraggio il ragazzino uscì per portare a termine il compito, nonostante ogni rumore del bosco lo facesse sobbalzare per il terrore. Non solo! A ogni angolo vedeva le bestie feroci muoversi fra l’oscurità alberi. Gli animali, però, si limitavano a fissarlo ed avevano un atteggiamento mansueto nei suoi confronti, quasi come se obbedissero agli ordini di qualcuno che impedivano loro di attaccare il ragazzo.

Leggenda del Lago Blu - un Bosco Di Notte
Grazie alla pietà del viandante, il ragazzo si salvò nell’oscurità dei boschi. Fonte: Creepypasta Italia Wiki

Il figlio dei due pastori sbrigò in fretta il suo compito e corse a casa a consegnare la legna ai genitori. Al suo ritorno, però, fece un’amara scoperta. Al posto dell’abitazione era sorto un lago blu che aveva inghiottito la casa e tutte le persone al suo interno. Quando realizzò cosa era accaduto, il ragazzo scoppiò in un pianto disperato, ma ben presto prese coscienza che quello era stato un giusto castigo per la crudeltà immotivata dei pastori. Fu così che da quel momento lui e i suoi discendenti tengono ben presente questa leggenda del lago blu e mostrano la massima ospitalità e cordialità a tutti i passanti che si trovano in questo luogo.

La leggenda del Lago Blu, un castigo per la scarsa ospitalità ultima modifica: 2019-03-12T10:30:55+01:00 da Luigi Bove

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