La carbonada si porta in tavola ad Aosta e dintorni in ogni momento dell’anno. Secondo qualcuno il periodo più indicato per gustarla appieno è l’inverno, magari accompagnata da una calda polenta concia. Ma la verità è che è buona sempre. Si utilizza manzo solo di prima qualità e quel buon vino rosso che qui in zona non manca mai nelle tavole dei commensali. Ma qual è la sua origine e come si prepara? Ecco cosa bisogna sapere su questo piatto tipico della tradizione valdostana.
La carbonada: curiosità e consigli
Direttamente dal Belgio, la carbonada valdostana è entrata a far parte della tradizione della Valle d’Aosta e rappresenta uno dei piatti più amati in loco. Viene preparata in casa nelle occasioni e viene servita nelle trattorie locali riscuotendo grande consenso tra i turisti e la gente del luogo. Unico requisito per essere sempre fedele alla ricetta originaria è quella di rispettare la sua lunga preparazione, impiegando solo materie prime di ottima qualità. Il manzo è l’ingrediente base, ma deve essere accompagnato da alcune spezie e aromi che gli conferiscono quel sapore deciso che tanto la caratterizza.
La sua peculiarità è quel classico colore scuro che assume la carne dopo la cottura. Il segreto è da ricercare in uno dei suoi più importanti ingredienti: il vino rosso. Infatti, questo tipo di secondo impiega molto tempo a cuocersi e lo fa immerso in abbondante vino rosso. Ecco svelato il trucco per portare in tavola una carbonada fedele alla tradizione valdostana. In Belgio, invece, la carbonade è brasata utilizzando la birra scura. Il risultato in tavola è lo stesso, ma il sapore è decisamente più gustoso nella versione italiana.
La ricetta tipicamente valdostana
Adesso è il momento di mettersi ai fornelli per scoprire passo dopo passo come cucinare una deliziosa carbonada valdostana. Innanzitutto bisogna procurarsi gli ingredienti, a cominciare dalla carne, rigorosamente di manzo. Poi servono cipolle, alloro o rosmarino, chiodi di garofano, cannella, farina, brodo di carne, burro, una manciata di sale e pepe e naturalmente il vino rosso. La preparazione del piatto richiede almeno due giorni. La prima fase è quella preparatoria, in cui la carne tagliata a dadini deve essere marinata nel vino per almeno tutta la notte, insieme alle spezie e alle verdure.
Il giorno successivo si può procedere alla cottura vera e propria. La carne si immerge nel tegame insaporendola con un soffritto di burro. Poi si aggiunge il brodo, altre spezie, una spolverata di farina e sale e pepe. Servono solo una decina di minuti per rosolare tutto e poi arriva il momento di diluire il vino rosso. Il sugo deve risultare denso e non liquido e quando la carne si asciuga quasi completamente il piatto è pronto per essere servito in tavola. Non dimenticate un bicchiere di vino e dell’ottima polenta fatta in casa per stupire i vostri ospiti e assaporare la cucina valdostana in casa propria.