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Fiera di Sant’Orso, ritorna lo storico appuntamento annuale

Fiera di Sant'Orso 2020

Ritorna il consueto appuntamento con la Fiera di Sant’Orso, un evento storico da non perdere per l’esperienza suggestiva che offre. Essendo Sant’Orso il patrono valdostano, i festeggiamenti si spalmano su più giorni. Infatti il tutto inizia mercoledì 29 gennaio e termina venerdì 31 con uno spettacolo di chiusura.

Dal concerto di apertura allo spettacolo di chiusura, ecco la Fiera di Sant’Orso 2020

Giorni intensi aspettano i valdostani, ma anche i turisti. Un programma fitto di appuntamenti riempirà questa settimana, garantendo un’esperienza unica a chiunque ne prenda parte. Si comincia mercoledì 29 gennaio, alle ore 21, a cura dell’associazione culturale Coro di Sant’Orso e con la partecipazione del Coro Canto Leggero di Aosta.

vie dello shopping di Aosta - Porta Praetoria
La Porta Praetoria di Aosta. Framor1981 [CC BY-SA]

L’inaugurazione si terrà giovedì 30 alle ore 8 a porta Praetoria, dove il gruppo folkloristico Li Tsoque d’Ayas intratterrà i presenti. Non mancherà anche l’annullo Filatelico Speciale Fiera di Sant’Orso, alle poste centrali. Da qui si entra proprio nel vivo della festa. Un’immersione totale nel cibo valdostano attende i visitatori. Nelle varie zone della città si potranno degustare i piatti della cucina regionale, grazie alle pro-loco valdostane, ma anche lo street food, sempre a base di prodotti tipici della zona.

La toma di Gressoney in esposizione alla fiera
Gastronomia valdostana: toma di Gressoney. Patafisik [CC BY-SA]

Ovviamente al centro dell’attenzione ci sono anche i bambini: per loro la quindicesima edizione de la Veillà di Petchou riserva il bosco incantato. Un ruolo di importante protagonista lo ha anche l’artigianato. Per questa mille ventesima edizione della Festa di Sant’Orso, da venerdì 31 a domenica 2, è prevista l’esposizione di oltre millecento artigiani, lungo il centro storico della città. Segue la premiazione ufficiale alle ore 15.30 in piazza Chanoux e lo spettacolo di chiusura, alle 21, al teatro Giacosa di Aosta.

Una tradizione millenaria

La Fiera di Sant’Orso è antica, ma non vecchia. Quest’anno festeggia mille e venti anni, una cifra da capogiro che rende orgogliosa la regione, chi ci vive e chi anima la fiera. Al centro di tutto c’è il contatto tra artigiani e pubblico, un’esperienza fondamentale e importante, attorno alla quale gira la comunità e lo scambio commerciale. Tra sculture in legno, lavorazioni su pietra, ferro battuto, cuoio e vimini, non manca l’esperienza gastronomica, che permette di immergersi in modo totale nella Val d’Aosta, soprattutto per chi, in questa regione, non ci è mai stato o è solo di passaggio.

Artigiani esposti alla fiera di sant'Orso
Alcuni artigiani alla fiera di Sant’Orso. Patafisik e user: Elena Tartaglione [CC BY-SA]

Andando indietro nel tempo di mille anni, si arriva alla radice della leggenda, secondo la quale Sant’Orso, vissuto prima del IX secolo, era solito distribuire ai poveri indumenti e “Sabot”, le tipiche calzature in legno ancora oggi presenti in fiera. Questo atto di generosità pare che avvenisse proprio di fronte all’attuale chiesa di Sant’Orso, dove giovedì 30 gennaio, alle ore 18, si terrà la messa solenne dedicata agli artigiani.

Foto in evidenza: Patafisik e user: Elena Tartaglione [CC BY-SA]

Fiera di Sant’Orso, ritorna lo storico appuntamento annuale ultima modifica: 2020-01-28T09:47:43+01:00 da Stefania Filice

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