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QUARTIERI STORIA

Thora, il villaggio distrutto dalla frana della Becca France

Thora - dipinto dell'epoca

Il 6 luglio del 1564 il piccolo villaggio valdostano di Thora vide la sua fine. Il tragico evento colpì il piccolo borgo per una frana che si staccò dalla vetta della Becca France. Pur essendo passati quattro secoli e mezzo da quel giorno, commemorare Thora è ancora un doveroso omaggio per i valdostani.

Thora, un fiorente borgo valdostano

Il villaggio di Thora era un fiorente borgo di due cantoni, Bubloz e Chabloz, che basava la sua economia sul commercio, anche grazie alla sua posizione strategica. Il sito era anche rinomato come meta di villeggiatura per numerose famiglie nobiliari, che qui possedevano delle tenute. Il nome del borgo era dovuto al nome della famiglia de Thora, che possedeva gran parte dei beni della zona e aveva stretto importanti legami commerciali e ottenuto incarichi di prestigio presso la vicina città di Sion, nell’attuale Svizzera.

Thora-Fiera
Nell’antico villaggio di Thora si svolgeva due fiere annuali: quella del bestiame e quella del raccolto. Fonte: Al Barnardon

Notizie di Thora erano già presenti alla fine del XII secolo, ma è certo che fosse già popolato nell’Alto Medioevo. Nel villaggio si svolgevano annualmente due fiere annuali molto importanti che coinvolgevano gli abitanti dei centri limitrofi. Si trattava della fiera del bestiame e quella dei prodotti della terra. Data la sua posizione è plausibile, secondo alcune fonti, che fosse presente in loco un ospizio per i viandanti, oltre che un luogo di culto. Si tratta di una cappella dedicata a San Teodulo, costruita probabilmente nel Duecento.

La frana della Becca France

Un fiorente villaggio, insomma, quello di Thora, i cui cittadini mai si sarebbero aspettati di vedere distrutto da una catastrofe naturale. Un forte terremoto, infatti, diede lo scossone definitivo al versante della Becca France, che già sarebbe stata a rischio di cedimenti. Il 6 luglio del 1564, intorno alle 6 del mattino, una frana si distaccò cancellando il borgo in pochi istanti. Tutti gli abitanti, ad eccezione, forse, di una sola famiglia rimasero vittime del disastro ambientale. Sul numero dei deceduti si è ancora oggi incerti, nonostante il Centro Studi De Tillier continui a svolgere ricerche sull’evento. Secondo alcune fonti pare che a Thora vivessero 500 persone, circa un quarto degli abitanti di Sarre, mentre alcune altre parlano di numeri molto più contenuti, che vanno dalle 100 alle 200 vittime.

Thora-Becca
La vetta della Becca France: Inalto.org

Il borgo fu ricostruito, in seguito, più ad est, e anche la cappella fu riedificata per non perdere la tradizione legata al culto di San Teodulo. L’importanza che aveva raggiunto Thora nel Medioevo, tuttavia, non fu mai raggiunta dal nuovo insediamento, chiamato Thouraz. La frana che colpì il borgo è, ancora oggi, la più grande catastrofe naturale che ha colpito la Valle d’Aosta nella sua storia. I suoi effetti sono evidenti ancora oggi attraverso depositi di materiali accumulati in seguito alla frana. Questi accumuli portarono anche alla formazione di un lago che ebbe vita per tre secoli. Nel 1851 si svuotò provocando l’allagamento di Sarre, stavolta senza vittime. Una tragedia, quella di Thora, assieme a tutti gli effetti successivi, che deve testimoniare con forza la potenza della natura, che deve essere tutelata ad ogni costo. Essa, infatti, può mostrare panorami mozzafiato, ma anche ribellarsi all’uomo con la sua forza distruttrice.

Thora, il villaggio distrutto dalla frana della Becca France ultima modifica: 2019-01-23T10:04:53+01:00 da Luigi Bove

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